Nel mese di giugno, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha compiuto un’azione senza precedenti lanciando una rete mobile a marchio proprio. Questa iniziativa, che riflette la sua natura imprenditoriale e il forte seguito di cui gode, ha sollevato interrogativi circa la regolamentazione di Trump Mobile da parte del governo statunitense.
Regolamentazione di Trump Mobile
Un gruppo di sei legislatori democratici ha espresso preoccupazioni riguardo alla gestione della regolamentazione di Trump Mobile. In una lettera indirizzata all’amministrazione Trump, i membri del Congresso hanno chiesto chiarimenti su come le agenzie governative intendano affrontare questa nuova realtà commerciale. Le compagnie telefoniche operano come qualsiasi altro business negli Stati Uniti e sono soggette a leggi e normative specifiche. Sorge il dubbio su possibili conflitti d’interesse dovuti al legame diretto tra Trump e il servizio offerto.
I legislatori coinvolti nella richiesta sono:
- Senatrice Elizabeth Warren (D-MA)
- Senatore Richard Blumenthal (D-CT)
- Senatore Adam Schiff (D-CA)
- Senatore Chris Van Hollen (D-MD)
- Rappresentante Doris Matsui (D-CA)
- Rappresentante Greg Casar (D-TX)
Questi rappresentanti si chiedono come le agenzie come FCC, FTC, FDA e i dipartimenti del Commercio e del Tesoro possano evitare “influenze politiche indebite”. La loro attenzione è rivolta anche alla possibilità che tali enti vengano chiamati dalla Casa Bianca a interrompere eventuali indagini su Trump Mobile.
Preoccupazioni sulle conseguenze per altre aziende
I legislatori democratici non si limitano a preoccuparsi delle influenze politiche; temono anche che Trump Mobile possa avvantaggiare altri operatori telefonici o rivenditori nel mercato. Ciò potrebbe generare condizioni favorevoli per l’azienda presidenziale, creando un clima di favoritismo nelle relazioni commerciali con l’amministrazione.
Tale preoccupazione non è infondata: in passato ci sono stati casi in cui donazioni aziendali sono state messe in discussione per potenziali scambi di favori politici.
In risposta alle preoccupazioni sollevate dai legislatori, Kush Desai, portavoce della Casa Bianca, ha dichiarato che tutti i membri dell’amministrazione rispettano le leggi sui conflitti d’interesse. Ha inoltre invitato i Democratici a collaborare con l’Amministrazione piuttosto che cercare opportunità per attaccare il Presidente.
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