Chatgpt e grok: nuove conversazioni che prendono piede online

La condivisione delle conversazioni avvenute con ChatGPT può risultare sia divertente che formativa. Tuttavia, è opportuno considerare le implicazioni relative alla privacy. Recenti rapporti indicano che le conversazioni di ChatGPT e Grok sono emerse online, sollevando interrogativi sulla sicurezza dei dati degli utenti.

chatgpt e grok: conversazioni emerse online

Un’indagine condotta da Digital Digging ha rivelato l’esistenza di oltre 100.000 conversazioni tra ChatGPT e Grok archiviate tramite la Wayback Machine di Archive.org. Questo implica che, per chi sa dove cercare, è possibile rintracciare tali archivi.

Non si tratta della prima volta in cui le conversazioni di ChatGPT sono state rinvenute online. Un rapporto precedente ha evidenziato come Google indicizzi queste interazioni, rendendole accessibili nei risultati di ricerca a causa della modalità di condivisione delle conversazioni con l’intelligenza artificiale.

Cliccando sul pulsante di condivisione in ChatGPT, viene generato un link a quella chat, il quale viene poi indicizzato da Google. Sebbene OpenAI abbia tentato di eliminare queste chat, sembra che non tutte siano state rimosse definitivamente.

Mark Graham, direttore della Wayback Machine, ha dichiarato riguardo alle richieste di esclusione su larga scala per gli URL ‘chatgpt.com/share’: “Non abbiamo ricevuto né onorato tali richieste”.

rivelazioni sconcertanti

Le conversazioni emerse presentano dettagli inquietanti e interessanti. Non si tratta solo di frammenti o link; si tratta infatti di conversazioni complete tra utenti e i sistemi AI.

Tra i dialoghi ritrovati vi è quello di un avvocato italiano rappresentante una multinazionale energetica, il quale discuteva piani per spostare comunità indigene amazzoniche e strategie per ottenere il prezzo più basso nelle negoziazioni.

Altri dialoghi coinvolgevano studenti intenti ad utilizzare l’AI per redigere le loro tesi di ricerca.

  • Avvocato italiano
  • Studenti universitari
  • Multinazionali energetiche
  • Piani aziendali controversi

È quindi fondamentale riflettere attentamente prima di condividere le proprie interazioni con l’intelligenza artificiale, soprattutto se si desidera evitare che appaiano pubblicamente sul web.

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