Il colosso della tecnologia statunitense sta avviando una nuova iniziativa di grande portata volta a migliorare la sicurezza online per i più giovani. Google sta ampliando un innovativo strumento di stima dell’età, alimentato dall’intelligenza artificiale, che ha lo scopo di determinare se gli utenti sono minorenni. Questa tecnologia inizierà a funzionare negli Stati Uniti e si estenderà progressivamente ad altri paesi. L’iniziativa, già visibile su YouTube, sarà implementata in vari servizi offerti da Google, con l’obiettivo di garantire un’esperienza digitale più sicura e appropriata per bambini e adolescenti.
Google stima l’età degli utenti utilizzando l’AI
Ma come funziona esattamente questo sistema? Nelle prossime settimane, l’intelligenza artificiale di Google inizierà ad analizzare i segnali derivanti dall’attività degli utenti per inferire la loro età. Questo processo include la cronologia delle ricerche e i tipi di video visualizzati su YouTube. Inizialmente, solo un numero limitato di utenti sarà coinvolto, ma Google prevede una diffusione più ampia in futuro.
Se il sistema AI determina che un utente è sotto i 18 anni, verranno automaticamente applicate diverse restrizioni progettate per tutelarlo. Queste protezioni comprendono:
- Attivazione di SafeSearch per filtrare contenuti per adulti
- Disabilitazione della pubblicità personalizzata
- Limitazione dell’accesso a determinate app nel Play Store
- Restrizione dei contenuti non adatti ai giovani su YouTube
- Possibilità di attivare strumenti per il benessere digitale come promemoria per andare a letto
- Disattivazione del tracciamento della Timeline su Google Maps
Questa evoluzione avviene in un contesto di crescente pressione da parte dei legislatori e dei gruppi di advocacy. Nuove normative come il Kids Online Safety Act stanno cercando di spingere le aziende tecnologiche a intensificare gli sforzi nella tutela degli utenti minorenni online.
Preoccupazioni sulla privacy
L’introduzione dell’AI per la stima dell’età solleva importanti interrogativi. Le preoccupazioni riguardo all’accuratezza degli strumenti sono comprensibili; cosa accade se un adulto viene erroneamente identificato come minorenne? Google affronta questa problematica offrendo agli utenti la possibilità di verificare la propria età tramite selfie, carta di credito o documento d’identità governativo qualora l’assessment dell’AI risultasse errato.
Sono inoltre in corso discussioni sulle questioni legate alla privacy e alla raccolta dei dati. Sebbene Google affermi che mira a bilanciare sicurezza e privacy senza raccogliere nuove forme di dati utente per questo scopo, la natura stessa dell’analisi comportamentale solleva dibattiti sull’evoluzione della tecnologia e sulle sue implicazioni rispetto all’autonomia degli utenti.
Diverse aziende concorrenti, inclusa Meta, stanno esplorando soluzioni simili basate sull’intelligenza artificiale per la verifica dell’età. È evidente quindi che l’intelligenza artificiale sta diventando un elemento centrale nell’impegno continuo volto a creare un internet più sicuro per i bambini. L’espansione dello strumento da parte di Google rappresenta un passo significativo in questa direzione.
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