Samsung ha recentemente confermato che l’Exynos 2600 rappresenta il primo microchip realizzato attraverso il processo di fabbricazione GAA a 2nm presso le proprie fonderie. Questa notizia emerge in un periodo in cui si vocifera che Samsung possa tornare a utilizzare Exynos per i modelli Galaxy S26 in alcune regioni, dopo aver lanciato la serie Galaxy S25 con il Snapdragon 8 Elite ovunque.
Samsung Exynos 2600: il primo chip a 2nm sul mercato
L’annuncio è probabile che sia emerso durante la chiamata sugli utili di Samsung per il secondo trimestre del 2025. Questo sviluppo offre all’azienda un importante vantaggio competitivo rispetto a Apple, MediaTek e Qualcomm, che potrebbero continuare ad utilizzare il processo di fabbricazione a 3nm di TSMC per i loro prossimi SoC di punta.
Si prevede che l’Exynos 2600 offrirà notevoli miglioramenti nelle prestazioni della NPU rispetto alla generazione precedente, oltre a un supporto potenziato per le funzionalità AI on-device. Il chip sarà dotato di una CPU a 10 core, composta da un core principale, tre core grandi e sei core piccoli. Il GPU Eclipse 960 risulta essere superiore del 15% rispetto al GPU Adreno 830 dello Snapdragon 8 Elite.
Il nuovo Exynos dovrà affrontare la concorrenza diretta dello Snapdragon 8 Elite Gen 2, dell’A19 di Apple e presumibilmente del MediaTek Dimensity 9500.
Rallentamento dell’attività nei semiconduttori di Samsung
In mezzo alle difficoltà nel settore dei chip, l’attività smartphone ha mostrato una crescita significativa, come comunicato da Samsung durante i risultati finanziari del secondo trimestre. Le vendite della serie Galaxy S25, della serie Galaxy A e dei tablet sono state robuste nel corso del trimestre. Il settore semiconduttori ha subito un colpo rilevante non riuscendo a mantenere il passo con la concorrenza. Tradizionalmente questo settore costituisce circa due terzi dei profitti totali dell’azienda, rendendo questo rallentamento particolarmente significativo.
In questa fase cruciale, molto dipende dall’uscita dell’Exynos 2600, poiché Samsung cerca una forma di riscatto. Recentemente è stato annunciato un accordo da 16,5 miliardi di dollari con Tesla per la produzione di chip AI a 2nm.
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