Google ammette l’errore nel sistema di allerta per il terremoto in Turchia 2023

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Recentemente, Google ha riconosciuto che il proprio sistema di allerta per i terremoti non è riuscito a informare adeguatamente la popolazione in Turchia durante il devastante terremoto del febbraio 2023. Questo evento ha causato enormi danni e una significativa perdita di vite umane.

dettagli sul fallimento dell’allerta

Secondo un rapporto, circa 10 milioni di utenti Android, situati a meno di 98 miglia dall’epicentro, avrebbero dovuto ricevere l’allerta massima “Take Action”, progettata per eventi sismici di alta intensità. Solo 469 avvisi ad alto livello sono stati inviati prima del primo terremoto, che ha raggiunto una magnitudo di 7.8.

Il sistema ha erroneamente calcolato la magnitudo dell’evento sismico e ha inviato un avviso inferiore a circa 500.000 utenti, indicato per “leggeri tremori”, senza l’urgenza necessaria.

impegni futuri e miglioramenti

Dopo aver affrontato le critiche, Google ha dichiarato che ci sono state limitazioni negli algoritmi di rilevamento e si è impegnata a migliorare il proprio sistema d’allerta. In un comunicato, la compagnia ha affermato: “Negli ultimi tre anni abbiamo costantemente migliorato la nostra stima della magnitudo”. Il margine d’errore medio nella prima stima della magnitudo è passato da 0.50 a solo 0.25, aumentando così l’accuratezza delle previsioni.

risultati ottenuti nei test successivi

Nell’aprile 2025, dopo un altro terremoto con magnitudo 6.2, il primo avviso è stato emesso appena 8 secondi dopo l’inizio del sisma, consentendo agli utenti che hanno vissuto tremori moderati o forti un tempo d’allerta variabile da pochi fino a 20 secondi. In questa occasione sono stati inviati oltre 11 milioni di avvisi.

caratteristiche del sistema di allerta ai terremoti

Lanciato nel 2020 e ampliato nel 2021, il sistema trasforma gli smartphone in sismometri portatili utilizzando accelerometri per rilevare le variazioni nel terreno. Le informazioni raccolte vengono inviate ai server Google e “crowdsourced” con altri dispositivi Android per confermare se si sta verificando effettivamente un terremoto.

  • Sistema lanciato nel 2020
  • Ampio accesso dal 2021
  • Utilizzo degli accelerometri degli smartphone
  • Crowdsourcing delle informazioni tra i dispositivi Android
  • Avvisi anche su dispositivi Wear OS

I recenti aggiornamenti hanno portato queste notifiche direttamente sugli smartwatch Wear OS, fornendo dettagli sulla magnitudo e sulla distanza stimata dall’epicentro.

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