Android non ha segnalato i terremoti: google ammette il fallimento prima del sisma mortale

Il sistema di allerta terremoti di Google ha recentemente suscitato preoccupazioni a seguito del suo fallimento nell’emissione di avvisi tempestivi e precisi durante il devastante terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la Turchia nel 2023. Le problematiche riscontrate pongono interrogativi sull’affidabilità delle tecnologie di allerta in situazioni critiche.

fallimento dell’allerta sismica

Secondo un rapporto della BBC, circa 10 milioni di persone nella zona circostante l’epicentro avrebbero potuto ricevere il massimo livello di avviso “Take Action”, ma solo 469 notifiche sono state inviate. Se il sistema fosse funzionato correttamente, gli individui a rischio avrebbero avuto fino a 35 secondi per mettersi al sicuro.

Invece, Google ha emesso circa 500.000 notifiche “Be Aware”, destinate a scosse meno intense e che non sovrascrivono le impostazioni “Non Disturbare”. Al contrario, l’avviso più forte è progettato per svegliare gli utenti e informarli sulla gravità della situazione.

risposte iniziali e ammissioni successive

In precedenza, Google aveva dichiarato alla BBC che il sistema “aveva funzionato bene” dopo un’indagine condotta nel 2033, sostenendo che vari fattori potevano influenzare la ricezione degli avvisi da parte degli utenti. Recenti studi pubblicati su riviste scientifiche hanno rivelato “limitazioni negli algoritmi di rilevamento” che hanno compromesso l’efficacia del sistema.

dettagli sul sistema Android Earthquake Alerts

Lanciato nel 2020, il sistema utilizza i dati degli accelerometri degli smartphone per rilevare attività sismica in modo collaborativo ed è disponibile in quasi 100 paesi, avendo registrato oltre 18.000 terremoti e inviando milioni di avvisi.

  • Oltre 55.000 vite perse durante il terremoto del 2033.
  • Più di 100.000 feriti a causa dell’evento sismico.
  • Sistema operativo ma con prestazioni sottovalutate rispetto alla gravità dell’evento.

analisi delle cause del malfunzionamento

Dai rapporti emerge che il sistema ha errato nella valutazione dell’intensità del terremoto principale come compresa tra 4.5 e 4.9, mentre una seconda forte scossa ha ottenuto una risposta migliore con circa 8.158 notifiche “Take Action” inviate successivamente.

Dopo l’incidente catastrofico, gli ingegneri di Google hanno riesaminato il modello di rilevamento; simulazioni con algoritmi aggiornati hanno generato correttamente dieci milioni di notifiche “Take Action”. Un portavoce ha confermato le sfide comuni affrontate dai sistemi d’allerta precoce nel calibrare gli algoritmi per eventi ad alta magnitudine.

  • Sfide nell’adattamento degli algoritmi per eventi sismici significativi.
  • Evidente necessità di miglioramenti nei sistemi esistenti per garantire sicurezza agli utenti.
  • Punti critici da considerare durante emergenze notturne o mattutine.

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