Il recente lancio di One UI 8, basato su Android 16, ha segnato un cambiamento significativo nella strategia di aggiornamento di Samsung. Questa transizione non è avvenuta solo grazie a un’accelerazione dei tempi, ma anche all’adozione del modello di sviluppo Trunk Stable, già utilizzato da Google per facilitare gli aggiornamenti di Android. Questo approccio potrebbe rivoluzionare la rapidità con cui i dispositivi Galaxy riceveranno nuovi software in futuro.
Evoluzione nella strategia di aggiornamento
In passato, Samsung si trovava in una posizione svantaggiata rispetto a Google riguardo alla velocità degli aggiornamenti. Mentre i dispositivi Pixel ricevevano le nuove versioni di Android immediatamente al lancio, i possessori di Galaxy dovevano spesso attendere mesi. Con il rilascio dei modelli Galaxy Z Fold e Z Flip, dotati di One UI 8 solo un mese dopo l’uscita di Android 16, il colosso coreano ha dimostrato una notevole capacità di accelerazione.
Modello Trunk Stable
La differenza principale risiede nel modo in cui viene sviluppato il codice. Tradizionalmente, sia Google che i suoi partner OEM seguivano un modello basato su ramificazioni: ogni nuova versione veniva separata in una propria ramificazione, richiedendo poi complessi processi di integrazione nel codice principale. Questi passaggi comportavano frequentemente conflitti e ritardi significativi.
- Sameer Samat – Presidente Android
- Sally Hyesoon Jeong – Executive VP e Head of Framework R&D
- Samsung Galaxy Z Fold
- Samsung Galaxy Z Flip
- Samsung Galaxy Watch 8 Classic
Collaborazione con Google
Samsung ha confermato la sua adesione al nuovo modello collaborando strettamente con Google per adattare lo sviluppo della propria interfaccia One UI al sistema Trunk Stable. Questo cambiamento ha portato a un rilascio molto più tempestivo della nuova interfaccia rispetto ai cicli precedenti.
Impatto sugli aggiornamenti futuri
L’approccio Trunk Stable non influisce solamente sui tempi di rilascio degli aggiornamenti, ma offre anche vantaggi significativi nel supporto prolungato delle versioni dei dispositivi. Ad esempio, Google è riuscita ad estendere il supporto per Pixel 6 e Pixel 7 grazie a questo modello, permettendo miglioramenti simultanei tra nuovi e vecchi dispositivi.
Mantenendo questa nuova direzione strategica, Samsung potrebbe non solo garantire aggiornamenti più rapidi ma anche ampliare la durata del supporto per i propri utenti. La sfida rimane quella di mantenere un trunk sufficientemente stabile da evitare ritardi futuri.
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