Occhiali smart non sostituiranno i telefoni a breve

Negli ultimi decenni, i telefoni cellulari hanno subito una notevole evoluzione. Da ingombranti dispositivi con antenne estraibili, si è passati a smartphone sottilissimi che fungono da veri e propri computer portatili. La questione se questo formato rimarrà rilevante nel futuro non è così scontata. Secondo il CEO di Alphabet, Sundar Pichai, i telefoni continueranno ad avere un ruolo importante anche nei prossimi anni, nonostante l’emergere di occhiali intelligenti come possibile alternativa.

Alphabet CEO su occhiali intelligenti e sostituzione dei telefoni

Durante la conference call sugli utili del secondo trimestre 2025, Pichai ha discusso dell’Android XR e degli occhiali intelligenti. Ha espresso entusiasmo per gli investimenti in questa nuova piattaforma, ma ha anche avvertito che i telefoni non verranno sostituiti a breve termine.

Pichai ha affermato: “Credo che sarà una categoria emergente entusiasmante, ma mi aspetto comunque che i telefoni rimangano al centro dell’esperienza dei consumatori… almeno per i prossimi due o tre anni.”

Non si può negare che gli occhiali intelligenti abbiano fatto progressi rispetto ai tempi del lancio di Google Glass. La loro capacità di sostituire i telefoni è ancora lontana dalla realtà. Per prima cosa, gli occhiali devono essere in grado di svolgere le stesse funzioni dei telefoni, ma in modo migliore. In secondo luogo, resta da affrontare la sfida di convincere le persone a indossare occhiali e considerare chi già utilizza occhiali da vista quotidianamente.

Alternative ai telefoni

Detto ciò, è plausibile pensare che i telefoni potrebbero non essere l’unica forma di comunicazione nel futuro. L’evoluzione degli smartphone e delle tecnologie moderne come la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale ha trasformato il nostro modo di interagire con i dispositivi.

Alcuni analisti ritengono che Apple possa ancora trovare la giusta direzione con il suo progetto Apple Intelligence, nonostante un avvio incerto. Questo perché un dispositivo realmente orientato all’AI deve ancora essere sviluppato; quindi il futuro delle comunicazioni potrebbe andare oltre i tradizionali telefoni o occhiali intelligenti.

Sebbene il Rabbit R1 sia stato considerato un fallimento commerciale, l’entusiasmo generato suggerisce una disponibilità globale ad abbracciare nuove tecnologie. Che si tratti di un dispositivo a forma di spilla da indossare sul petto o un auricolare capace di proiettare uno schermo virtuale davanti agli occhi, solo il tempo rivelerà quale sarà la vera evoluzione della comunicazione.

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