Recenti sviluppi nel panorama delle applicazioni di editing video hanno attirato l’attenzione degli esperti del settore. Si segnala che Google sta testando un’integrazione con CapCut, il noto editor di video di proprietà di ByteDance, direttamente all’interno dell’app Google Photos. Questa novità ha suscitato curiosità, soprattutto considerando le controversie geopolitiche associate a ByteDance, specialmente negli Stati Uniti.
integrazione di capcut in google photos
La funzionalità è stata scoperta durante un’analisi del codice dell’applicazione da parte di Android Authority. Un nuovo pulsante denominato “Edit in CapCut” è apparso nel visualizzatore delle Memorie, accessibile esclusivamente per le memorie contenenti solo foto e non video. Cliccando su questo pulsante, si viene indirizzati al Play Store per scaricare CapCut se non è già installato; in caso contrario, la memoria viene trasferita direttamente nell’app per la modifica.
un passo senza precedenti
È fondamentale evidenziare quanto sia insolito questo approccio. Google raramente promuove app di terze parti all’interno dei propri software e quando lo fa, solitamente si tratta di applicazioni affini al proprio ecosistema. La scelta di collaborare con CapCut, prodotto legato a una società sotto scrutinio politico come ByteDance, rappresenta dunque una mossa audace.
controversie e preoccupazioni
ByteDance ha affrontato critiche riguardo alla gestione dei dati degli utenti e ai legami con il governo cinese. Sebbene TikTok abbia evitato un divieto totale negli Stati Uniti grazie a condizioni specifiche, anche CapCut ha subito restrizioni temporanee nel mercato statunitense ed è attualmente vietata in India. Ciò solleva interrogativi sulla decisione di Google di collaborare con un’entità così controversa.
difficoltà nella collaborazione
Fino ad ora, non ci sono stati significativi esempi di collaborazione tra Google e ByteDance oltre l’utilizzo del sistema operativo Android da parte di TikTok. L’integrazione diretta delle app segna quindi un cambiamento significativo nel rapporto tra le due aziende. Non sorprenderebbe se ByteDance cercasse incentivi o partnership pubblicitarie per espandere la propria presenza sui dispositivi Android tramite Google Photos.
futuro incerto dell’integrazione
Questa integrazione potrebbe essere effimera; la funzione non è comparsa nella beta pubblica dell’app e potrebbe essere limitata a test interni o regionali. Potrebbe trattarsi semplicemente di un esperimento destinato a svanire silenziosamente senza mai raggiungere il pubblico generale.
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