La recente introduzione della tecnologia Gemini da parte di Google ha suscitato un ampio dibattito, generando sia entusiasmi che preoccupazioni. In particolare, l’attenzione si è concentrata sulla gestione dei permessi dell’applicazione Gemini su Android, con timori riguardanti la privacy degli utenti.
le critiche all’app google gemini
Negli ultimi mesi, Gemini è stato oggetto di critiche per un’email che suggeriva una potenziale eccessiva accessibilità ai dati degli utenti. Nonostante le rassicurazioni fornite da Google riguardo al controllo dei dati da parte degli utenti, le polemiche non si sono placate. Recentemente, un avviso diffuso sui social media ha messo in guardia gli utenti sul fatto che l’app Gemini avrebbe accesso completo a permessi come fotocamera, microfono e posizione senza possibilità di rifiuto.
la verità sui permessi dell’app gemini
Tuttavia, è importante chiarire che gli utenti possono effettivamente disabilitare i permessi indesiderati. L’app Gemini funge più da collegamento per accedere alle funzionalità integrate nell’app Google. Pertanto, per gestire i permessi associati a Gemini, è necessario intervenire direttamente sulle impostazioni dell’app Google.
come disabilitare i permessi di gemini su android
Per modificare i permessi concessi all’app Google (e quindi anche a Gemini), seguire questi passaggi:
- Apertura dell’app Impostazioni.
- Selezione di App.
- Cerca e seleziona Google.
- Clicca su Permessi.
gestione dei permessi in gemini
Dopo aver seguito questi passaggi, sarà possibile visualizzare tutti i permessi concessi all’app Google. Disabilitando un determinato permesso qui, questo verrà automaticamente applicato anche a Gemini. Ad esempio, disattivando il microfono per l’app Google non sarà possibile utilizzare nemmeno questa funzione nell’app Gemini.
considerazioni finali sulla privacy e sicurezza
Sebbene vi siano legittime preoccupazioni riguardo alla privacy quando si tratta delle funzionalità AI offerte da Google, è fondamentale non lasciare spazio ad interpretazioni fuorvianti o esagerate. La trasparenza sull’utilizzo dei dati rimane una priorità e ogni utente dovrebbe essere consapevole delle proprie scelte in merito ai permessi delle app.
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