La questione del blocco dei telefoni rappresenta un tema cruciale nel settore delle telecomunicazioni. Quando un dispositivo viene acquistato o noleggiato da un operatore, è comune che questo risulti “bloccato”, limitandone l’uso a una specifica rete fino a quando non venga sbloccato. Attualmente, Verizon è tenuta a sbloccare i propri dispositivi dopo 60 giorni dall’acquisto, consentendo così agli utenti di passare ad altri operatori.
verizon e l’obbligo dei 60 giorni
Il blocco di un telefono ha motivazioni chiare: gli operatori desiderano garantire che i clienti utilizzino il dispositivo sulla loro rete, continuando a ricevere pagamenti per il servizio. Talvolta, le compagnie offrono sconti sui dispositivi o promozioni per attrarre nuovi clienti. Se un consumatore decide di cambiare operatore subito dopo l’acquisto, ciò comporta perdite significative per la compagnia.
- Verizon
- T-Mobile
- AT&T
- Dish (Boost Mobile)
Dal 2007, Verizon è obbligata a rispettare questa norma e nel 2021 tale obbligo è stato riaffermato con l’acquisizione di Tracfone. Recentemente, Verizon ha chiesto alla FCC di poter stabilire una propria politica di sblocco.
una politica nazionale di sblocco è necessaria?
Dish Network ha espresso opinioni contrastanti riguardo alla richiesta di Verizon. Sebbene non si opponga all’iniziativa dell’operatore, suggerisce piuttosto che dovrebbe esistere una politica unica applicabile a tutti gli operatori negli Stati Uniti. Questa proposta potrebbe sembrare sorprendente considerando che la propria politica prevede un periodo di attesa fino a un anno.
Attualmente non sembra esserci una discussione concreta su una politica nazionale uniforme; Il supporto da parte di aziende come Dish potrebbe far crescere l’interesse verso questa idea nei prossimi anni. La decisione della FCC riguardo alla proposta di Verizon sarà attesa con grande attenzione.
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