Nel 2024, il governo del Regno Unito ha richiesto ad Apple di fornire accesso backdoor ai dati di tutti gli utenti a livello globale. Tale richiesta è stata accompagnata da un obbligo legale per la società di non divulgare pubblicamente questa informazione. Successivamente è emerso che il gigante tecnologico di Cupertino aveva disattivato i servizi di crittografia end-to-end.
Regno Unito rinuncia alla sua richiesta per i dati criptati di Apple
In risposta a tale richiesta, Apple ha disattivato il piano Advanced Data Protection per gli utenti residenti nel Regno Unito e ha coinvolto il governo degli Stati Uniti affinché prendesse posizione contro questa situazione.
Il Ministero dell’Interno del Regno Unito desiderava che Apple fornisse l’accesso backdoor a tutti i dati criptati dei suoi utenti, giustificando la necessità di accedere a tali informazioni per condurre indagini penali. La richiesta si è spinta oltre: invece di limitarsi ai dati regionali, il governo ha chiesto accesso ai dati degli utenti in tutto il mondo. Questo rappresenta una presunta violazione delle leggi sulla privacy, provocando l’indignazione degli Stati Uniti.
Vicepresidente statunitense JD Vance costringe il Regno Unito a frenare
Dopo aver preso atto della richiesta, diversi funzionari del governo statunitense, tra cui Trump e il vicepresidente JD Vance, hanno espresso la loro contrarietà. JD Vance ha sollecitato il Regno Unito a ritirare la propria domanda riguardo ai dati criptati di Apple.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, è probabile che il governo britannico faccia marcia indietro sulla sua richiesta grazie alla pressione esercitata da JD Vance. “Questo è un problema che preoccupa molto il vicepresidente e deve essere risolto,” ha dichiarato un funzionario del Ministero della Tecnologia del Regno Unito. “Il Ministero dell’Interno dovrà ritirarsi.”
Un altro funzionario ha aggiunto: “È un problema creato dallo stesso Ministero dell’Interno e stanno lavorando a una soluzione.”
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