Il sistema di allerta terremoti di Google, sviluppato nel 2020, ha come obiettivo principale quello di fornire avvisi tempestivi agli utenti. Inizialmente disponibile solo per un numero limitato di dispositivi e regioni, l’intenzione è quella di estenderne la copertura a tutti gli stati americani entro settembre 2024. Recentemente, la funzionalità è stata integrata anche nei smartwatch compatibili con WearOS, garantendo così un accesso più ampio a questa importante tecnologia salvavita.
Come funziona il sistema di allerta terremoti di Google
Il funzionamento del sistema si basa sull’utilizzo dei dati provenienti dall’accelerometro degli smartphone Android. Quando si verifica un movimento sismico, le informazioni vengono inviate ai server di Google che analizzano se altri utenti stanno vivendo una situazione simile. Attraverso l’analisi dei dati relativi alla posizione e al movimento degli utenti, il sistema riesce a stimare la magnitudo e l’epicentro del terremoto, inviando successivamente un avviso anticipato.
Gli avvisi sono suddivisi in due categorie: Take Action Alert e Be Aware Alert. Il primo viene emesso in caso di scosse moderate o forti, mentre il secondo è attivato per scosse deboli o leggere.
L’impatto del sistema di allerta terremoti di Google
Secondo le dichiarazioni ufficiali, circa 2.5 miliardi di utenti hanno accesso a questo avanzato sistema di allerta sui terremoti. Fino ad oggi, il sistema ha identificato oltre 2.000 terremoti e ha emesso quasi 790 milioni di avvisi.
Un esempio significativo dell’efficacia del servizio si è verificato durante il terremoto che ha colpito le Filippine nel novembre 2023; in tale occasione, oltre 2.5 milioni di utenti hanno ricevuto avvisi prima ancora che potessero percepire le scosse. Analogamente, quando un terremoto con magnitudo 5.7 ha interessato il Nepal nel 2023, sono stati inviati più di 10 milioni di alert in soli 15.6 secondi dopo l’inizio del sisma.
Google continua a lavorare per migliorare ulteriormente l’affidabilità del suo sistema; attualmente l’errore medio assoluto nella stima della magnitudo iniziale è fissato a 0.25, rendendolo più preciso rispetto alle reti sismiche tradizionali.
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