La recente sentenza della Corte Suprema della Corea del Sud ha sancito l’assoluzione definitiva di Lee Jae-yong, leader di Samsung, da accuse di frode. Questa decisione conclude un lungo e complesso processo legale che ha attirato l’attenzione sul gigante tecnologico e sulla sua dirigenza.
Assoluzione definitiva di Lee Jae-yong
Lee Jae-yong è stato assolto da tutte le accuse in due precedenti occasioni, con la Corte Suprema di Seoul che ha confermato il verdetto di non colpevolezza. La sentenza ha messo in evidenza la legalità della fusione tra Samsung C&T e il trattamento contabile di Samsung Biologics. I legali dell’azienda hanno espresso gratitudine nei confronti della corte per la sua decisione dopo un approfondito processo durato cinque anni.
- Fusione tra Samsung C&T e Samsung Biologics
- Verdetto di non colpevolezza confermato dalla Corte Suprema
Processo e accuse di frode
Le accuse contro Lee erano concentrate sulla fusione del 2015, ritenuta dai pubblici ministeri una manovra per trasferire il controllo dell’azienda da Lee Kun-hee a suo figlio. Le autorità avevano sostenuto che fosse stata orchestrata per garantire il sostegno governativo necessario alla fusione delle due controllate Samsung.
Arresto iniziale nel 2017
Il primo arresto di Lee Jae-yong risale al 2017, quando venne accusato di corruzione legata all’acquisizione delle due sussidiarie. In un successivo procedimento, un tribunale distrettuale lo aveva già scagionato da tutte le accuse relative a una fusione dal valore approssimativo di 8 miliardi di dollari. Nonostante i ricorsi dei pubblici ministeri, Lee è stato nuovamente assolto. Con questa ultima sentenza della Corte Suprema, si chiude definitivamente questo capitolo legale.
- Accuse iniziali nel 2017
- Casi precedenti conclusisi con assoluzioni
- Aspettative su ulteriori appelli ormai terminate
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