Il Secure Folder di Samsung rappresenta un’importante funzionalità per la protezione dei file e delle applicazioni sensibili degli utenti Galaxy. Una vulnerabilità emersa all’inizio dell’anno ha messo in discussione la sicurezza di questo spazio privato, consentendo a chi avesse accesso fisico al dispositivo di visualizzare le app e le foto archiviate. Con l’aggiornamento a One UI 8, Samsung ha affrontato questa problematica, ma permangono alcune domande.
Correzione di una vulnerabilità
Perché la sicurezza senza privacy non è utile?
Per comprendere il problema, è necessario analizzare i profili Android. Il Secure Folder si basa sul sistema dei “work profile” concepito per uso aziendale, che isola i dati delle app dal principale account utente. Alcuni componenti condivisi, come il Google Photo Picker e il Permission Controller, hanno rivelato contenuti archiviati nel Secure Folder anche quando protetti.
- Google Photo Picker
- Permission Controller
- Profili aziendali Android
La soluzione adottata da Samsung consiste nel ridefinire il Secure Folder come un profilo “privato” in One UI 8. Questo cambiamento garantisce che gli strumenti a livello di sistema trattino correttamente il Secure Folder come uno spazio protetto, nascondendo adeguatamente file e informazioni relative alle app.
Miglioramenti ma non completamente perfetti
Ci sono delle limitazioni: le nuove misure di protezione attivano solo quando si nasconde il Secure Folder e non semplicemente chiudendolo. Nascondere l’icona dalla schermata principale impedisce anche le notifiche e crittografa i dati. Inoltre, l’integrazione con launcher di terze parti non è ancora supportata completamente da Samsung.
- Lancio del Secure Folder nascosto
- Crittografia dei dati
- Mancanza di supporto per launcher personalizzati (es. Niagara, Nova)
In sintesi, One UI 8 apporta significativi miglioramenti alla privacy degli utenti Galaxy; Rimangono lacune che necessitano attenzione futura per garantire una protezione completa.
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