Il progresso tecnologico nel campo delle batterie ha portato all’emergere delle batterie al silicio-carbonio, le quali offrono vantaggi significativi in termini di densità energetica. Nonostante ciò, l’adozione di questa tecnologia nei principali smartphone, come i dispositivi della serie Galaxy di Samsung e i modelli Pixel di Google, è ancora limitata. Esistono due motivi principali che spiegano questa situazione.
vantaggi delle batterie al silicio-carbonio
Le batterie al silicio-carbonio sono in grado di immagazzinare una quantità maggiore di energia mantenendo dimensioni simili a quelle delle tradizionali batterie agli ioni di litio. Ciò consente la progettazione di smartphone più sottili ma con capacità superiori. I modelli pieghevoli, come l’Honor Magic V e l’Oppo Find N5, rappresentano esempi evidenti in cui queste batterie consentono una maggiore autonomia rispetto ai dispositivi flagship.
ostacoli normativi per l’adozione
Uno dei motivi principali per cui queste batterie non sono diffuse riguarda le normative statunitensi. Negli Stati Uniti, qualsiasi dispositivo con celle batteria superiori a 20 Wh deve essere etichettato come “merce pericolosa” durante il trasporto. Ad esempio, la batteria da 5.000 mAh del Galaxy S25 Ultra raggiunge 19,4 Wh, mentre quella del Pixel 9 Pro si avvicina ulteriormente al limite con 19,68 Wh.
- Galaxy S25 Ultra: Batteria da 5.000 mAh (19,4 Wh)
- Pixel 9 Pro: Batteria da 5.060 mAh (19,68 Wh)
dispositivi portatili e capacità della batteria
Sebbene esistano power bank con capacità superiori a 10.000 mAh sul mercato, queste normative si applicano solo alle singole celle e non alla capacità totale del dispositivo. Pertanto, se ogni cella rimane sotto il limite stabilito e la capacità complessiva non supera i 100 Wh, il dispositivo può rientrare nelle eccezioni previste.
sostenibilità e durata delle batterie
Un altro fattore cruciale riguarda la durata delle batterie al silicio-carbonio rispetto alle tecnologie tradizionali. Queste ultime tendono a perdere capacità più rapidamente nei primi anni d’uso rispetto alle loro controparti convenzionali. La questione dell’espansione volumetrica è significativa; infatti, una batteria con anodo in silicio puro può espandersi fino al 400% nel tempo durante il processo di carica.
esempi pratici nell’industria smartphone
Pur essendo un’opzione interessante dal punto di vista della specifica tecnica, molti produttori preferiscono adottare misure conservative per garantire una vita utile più lunga dei propri dispositivi. Un caso emblematico è rappresentato dal Nothing Phone (3), commercializzato con una batteria da 5.150 mAh nella maggior parte dei mercati ma dotato effettivamente di una capacità superiore in India.
- Nothing Phone (3): Capacità pubblicizzata di 5.150 mAh
- Batteria effettiva in India: 5.500 mAh
L’adozione diffusa delle batterie al silicio-carbonio potrebbe richiedere tempo prima che le problematiche legate alla regolamentazione e alla durata vengano risolte efficacemente.
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