Epic Games ha dimostrato una notevole determinazione nel confrontarsi con alcuni dei più grandi colossi tecnologici, tra cui Apple, Google e Samsung, riguardo alla distribuzione delle applicazioni sulle loro piattaforme. Recentemente, è emersa la notizia che Epic Games e Samsung hanno trovato un accordo in merito a una causa antitrust avviata lo scorso anno.
Accordo tra Epic Games e Samsung
Il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, ha annunciato tramite un post su X che le due aziende hanno raggiunto un’intesa nella causa antitrust. “Stiamo ritirando la nostra causa legale contro Samsung dopo aver discusso tra le parti. Siamo grati che Samsung affronterà le preoccupazioni di Epic.”
La causa era stata intentata quando Epic Games aveva accusato Google e Samsung di ostacolare l’accesso a negozi di applicazioni di terze parti. Questo accadeva dopo il rilascio di Fortnite su tali piattaforme, compresa quella sviluppata dalla stessa Epic. Tale iniziativa mirava a riportare Fortnite sui dispositivi mobili senza dover pagare le elevate commissioni imposte da aziende come Apple e Google.
Epic sosteneva che la funzione Auto Blocker di Samsung impedisse i download al di fuori del Google Play Store. In quel contesto, Epic dichiarò: “Auto Blocker cementa il Google Play Store come l’unico modo praticabile per ottenere app sui dispositivi Samsung, bloccando ogni altro negozio dalla possibilità di competere equamente.”
Samsung rispose affermando:
Conflitto di Epic con altri colossi tecnologici
A parte il confronto con Google e Samsung, la battaglia legale più nota per Epic è stata quella contro Apple. Durante il picco della popolarità di Fortnite, il gioco generava milioni per l’azienda. Con la commissione del 30% richiesta da Apple, Epic si trovava a perdere una considerevole somma.
Questa situazione ha spinto la società ad intraprendere azioni legali contro Apple. Sebbene non abbia ottenuto una vittoria decisiva contro Apple, questa azione ha portato a una serie di modifiche all’App Store della compagnia californiana. Insieme alle normative del DMA dell’UE, Apple è stata costretta ad aprire iOS ai negozi di applicazioni alternativi ed è stata obbligata ad consentire agli sviluppatori l’utilizzo di servizi di pagamento esterni.
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