La competizione nel settore tecnologico per la creazione di chip sempre più piccoli ed efficienti è incessante. Recentemente, Samsung Foundry ha annunciato un cambiamento nel proprio piano strategico, posticipando la produzione in serie della sua innovativa tecnologia a 1.4nm al 2029, due anni dopo le previsioni iniziali.
Samsung e il rinvio della produzione dei chip a 1.4nm
Inizialmente, l’azienda sudcoreana aveva programmato di avviare la produzione dei chip a 1.4nm nel 2027. Ora l’attenzione si concentra sull’ottimizzazione dei wafer a 2nm e sul massimizzare i profitti derivanti dalle tecnologie precedenti.
I recenti aggiornamenti indicano che il tasso di rendimento della tecnologia a 2nm di Samsung sta migliorando costantemente, attestandosi attorno al 40%. Questo rappresenta un progresso positivo; tuttavia, è importante notare che il leader del settore TSMC ha già superato il 60% nel suo tasso di rendimento per la stessa tecnologia. Il tasso di rendimento è un fattore cruciale nella produzione di chip, poiché influisce direttamente sui costi e sulla disponibilità dei prodotti finali.
- TSMC: leader del mercato con tassi superiori al 60%
- Samsung: attualmente al 40% con obiettivi futuri ambiziosi
Obiettivo di Samsung: aumentare il ‘tasso di utilizzo’
Il rinvio della produzione in massa dei chip a 1.4nm da parte di Samsung sembra essere fortemente influenzato dalla necessità di “recuperare il tasso di utilizzo”. Ciò implica garantire che le tecnologie esistenti e quelle future siano operative al massimo delle loro capacità prima di affrontare le complessità associate alla scala ancor più ridotta dei chip a 1.4nm.
Tale approccio pragmatico sottolinea l’importanza della stabilità e dell’efficienza produttiva delle tecnologie avanzate attuali. Pertanto, l’attesa per i chip a 1.4nm da parte di Samsung si protrarrà ulteriormente; Questa strategia evidenzia un impegno verso una corretta implementazione delle tecnologie immediate.
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