Germania richiede a apple e google di bloccare l’app deepseek ai

Il panorama delle applicazioni di intelligenza artificiale in Europa sta subendo un’evoluzione significativa. La Germania ha recentemente richiesto alle grandi aziende tecnologiche, tra cui Apple e Google, di rimuovere l’app cinese DeepSeek dai loro store all’interno del paese. Questa decisione evidenzia le crescenti preoccupazioni in Europa riguardo alla privacy dei dati e al trasferimento di informazioni personali verso server esteri. Gli Stati membri dell’UE stanno adottando misure particolarmente rigide nei confronti degli strumenti di intelligenza artificiale più potenti.

Germania chiede ad Apple e Google di bloccare DeepSeek AI dai loro app store

DeepSeek è una piattaforma di intelligenza artificiale sviluppata in Cina, spesso paragonata a modelli noti come ChatGPT. L’app ha registrato milioni di download a livello globale, superando anche ChatGPT nell’App Store statunitense per un weekend. La sua crescente popolarità ha attirato l’attenzione dei regolatori europei. Il fulcro della causa tedesca si basa su accuse secondo cui DeepSeek trasferirebbe illegalmente i dati personali degli utenti tedeschi in Cina senza adeguate protezioni.

Secondo i funzionari tedeschi, il loro commissario per la protezione dei dati ha richiesto formalmente la rimozione dell’app dopo che DeepSeek non è riuscita a fornire prove convincenti sulla protezione dei dati degli utenti memorizzati in Cina, rispetto agli elevati standard dell’Unione Europea. Le preoccupazioni sono elevate a causa dei presunti “diritti di accesso estesi” che potrebbero essere detenuti dalle autorità cinesi, riferendosi alla possibilità che il governo cinese possa accedere ai dati sotto l’influenza delle aziende locali. Inoltre, rapporti indicano che la privacy policy di DeepSeek afferma che l’azienda memorizza i dati degli utenti su server situati in Cina, inclusi interrogativi e file caricati dagli utenti.

Altri paesi UE che hanno preso misure contro la piattaforma AI

Questa non è la prima volta che DeepSeek affronta ostacoli normativi in Europa. In precedenza, anche l’Italia aveva intrapreso azioni simili bloccando l’app dai propri store per mancanza di chiarezza sull’utilizzo dei dati personali. I Paesi Bassi hanno adottato un approccio cauto vietando l’app sui dispositivi governativi. Queste azioni sottolineano una spinta più ampia in Europa verso una regolamentazione più severa dell’intelligenza artificiale e della sovranità dei dati, con l’obiettivo di garantire che i servizi internazionali di IA rispettino le leggi sulla privacy rigorose del blocco.

Ora spetta ad Apple e Google decidere se conformarsi alla richiesta tedesca e bloccare DeepSeek nel mercato tedesco. Una tale decisione potrebbe creare un precedente significativo; se il caso della Germania dovesse ottenere ulteriore attenzione, potrebbe aprire la strada a un divieto generale dell’app a livello europeo. Un passo del genere potrebbe influenzare ulteriormente il futuro dell’accessibilità all’intelligenza artificiale e della governance dei dati nel continente, evidenziando la necessità di scrutinare come queste tecnologie gestiscono le informazioni più personali degli utenti.

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