Le tensioni tra Cina e Taiwan sono persistenti da decenni. Nonostante le divergenze politiche e gli obiettivi contrastanti, entrambi i paesi hanno trovato modi per coesistere, collaborando anche in alcune occasioni per favorire le rispettive economie. La recente decisione di Taiwan di vietare le esportazioni di Huawei ha ulteriormente deteriorato i rapporti tra le due nazioni.
Risposta della Cina al divieto di Huawei da parte di Taiwan
La scorsa settimana, Taiwan ha inserito diverse aziende cinesi in una lista nera, inclusa Huawei e SMIC. Questa lista impedisce alle aziende taiwanesi di intrattenere affari con queste compagnie senza una licenza specifica. Di conseguenza, Huawei e SMIC potrebbero avere difficoltà ad accedere a determinati settori economici taiwanesi, compreso TSMC.
Taiwan è un alleato degli Stati Uniti, pertanto non sorprende che il paese si sia schierato nella guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina. La reazione della Cina alla decisione di Taiwan è stata prevedibile: il governo cinese ha promesso “misure forti”. Durante una conferenza stampa a Pechino, la portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan, Zhu Fenglian, ha dichiarato: “Prenderemo misure decisive per salvaguardare l’ordine normale degli scambi economici e commerciali attraverso lo stretto.” Ha definito la scelta di Taiwan come “disgustosa”, ma non ha specificato quali azioni sarebbero state intraprese.
Cina in difficoltà ad ogni passo
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina è in corso da tempo. Grazie alla sua potenza e influenza, gli Stati Uniti sono riusciti a esercitare pressioni sui loro alleati affinché prendessero posizione contro l’ambizione tecnologica crescente della Cina. Un esempio è rappresentato dalla compagnia olandese ASML, responsabile della produzione delle macchine litografiche EUV utilizzate nello sviluppo dei semiconduttori, che ha subito restrizioni nella vendita delle sue tecnologie alla Cina.
In precedenza, il governo statunitense aveva collocato Huawei sulla sua Entity List. Questo provvedimento è simile alla blacklist taiwanese ed impedisce alle aziende americane di fare affari con Huawei; Va oltre poiché anche le aziende straniere non possono commerciare con Huawei se i loro prodotti contengono brevetti appartenenti a società americane.
Tali misure hanno ostacolato notevolmente la crescita tecnologica della Cina. Nonostante ciò, alcune aziende cinesi come SMIC sono riuscite a sorprendere il mondo con soluzioni alternative. Sebbene Huawei sia ancora indietro rispetto a concorrenti come Qualcomm nel settore della tecnologia dei semiconduttori, sembra stia lentamente recuperando terreno.
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