Il keynote di Google I/O 2025 ha suscitato molte aspettative, ma ha lasciato anche un senso di disinteresse riguardo alla direzione intrapresa dall’azienda. Durante la presentazione, il tema dominante è stato l’intelligenza artificiale, con annunci che miravano a integrare questa tecnologia in vari aspetti della vita quotidiana e professionale.
l’intelligenza artificiale al centro dell’attenzione
Google ha mostrato come intende utilizzare l’AI per semplificare sia le attività quotidiane che quelle più complesse. La presentazione ha incluso aggiornamenti significativi su strumenti già esistenti, come le Risposte Smart di Gmail. Questa nuova funzionalità promette risposte più personalizzate, mantenendo il tono di scrittura dell’utente.
- Gmail – Risposte Smart Personalizzate
- Gemini – Modalità Agente per la ricerca di appartamenti
- Acquisti online assistiti da AI
funzionalità innovative o problematiche?
Emergono interrogativi sulla reale utilità di tali innovazioni. Ad esempio, la modalità “Agente” in Gemini richiede agli utenti di fornire dettagli complessi sui propri desideri abitativi, rendendo il processo potenzialmente più lungo rispetto all’utilizzo diretto di piattaforme come Zillow.
una visione inquietante del futuro
La direzione verso cui Google sembra muoversi suscita preoccupazioni. L’accento posto sull’affidare sempre più compiti a sistemi automatizzati potrebbe ridurre l’interazione umana e il coinvolgimento personale nelle attività quotidiane. La presentazione ha incluso anche esempi discutibili sull’uso dell’AI nel settore della moda e del cinema, sollevando dubbi sulla qualità dei risultati ottenuti.
la percezione del pubblico
I commenti finali del CEO Sundar Pichai hanno enfatizzato una visione futuristica dell’AI come strumento per affrontare sfide globali significative. Molti potrebbero considerare questo approccio come un tentativo di giustificare la diminuzione della partecipazione umana nelle interazioni quotidiane.
ospiti e personalità presenti al keynote
- Sundar Pichai – CEO di Google
- Rushil Agrawal – Android Authority
- Joe Maring – Android Authority
L’impressione finale è quella di una transizione verso un mondo dominato dall’automazione, dove le esperienze umane rischiano di essere sostituite da interazioni artificiali. Questo cambiamento solleva interrogativi etici e pratici sul futuro delle tecnologie sviluppate da Google.
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