Un recente attacco informatico ha colpito Coinbase, il più grande exchange di criptovalute a livello globale. Secondo i documenti presentati alle autorità competenti, l’incidente potrebbe comportare perdite finanziarie comprese tra 180 milioni e 400 milioni di dollari. Inoltre, alcune informazioni relative ai clienti e documenti interni sono stati compromessi.
dettagli dell’attacco a coinbase
Coinbase ha ricevuto un’email da un mittente sconosciuto il 11 maggio, in cui si affermava di avere accesso a dati specifici relativi ai clienti e documentazione interna. Le indagini hanno rivelato che gli hacker avevano pagato diversi collaboratori e dipendenti al di fuori degli Stati Uniti per ottenere informazioni sensibili riguardanti la piattaforma. Sebbene siano state sottratte informazioni come nomi, indirizzi ed email, non è stato possibile accedere a credenziali di accesso o password. A seguito dell’incidente, Coinbase ha licenziato i dipendenti coinvolti e si è impegnata a risarcire i clienti che hanno subito perdite a causa della frode.
reazioni al cyber attacco
Dopo la diffusione della notizia, le azioni di Coinbase hanno subito un calo significativo del 6,5%. Questo evento ha riacceso le preoccupazioni sulla sicurezza nel settore delle criptovalute; infatti, solo pochi mesi fa Bybit aveva rivelato una perdita di circa 1,5 miliardi di dollari in criptovalute, diventando uno dei furti più ingenti nella storia del settore. Secondo un rapporto di Chainalysis, nel 2024 le perdite totali dovute ad attacchi informatici sulle piattaforme crypto ammontano a ben 2,2 miliardi di dollari.
strategia per il futuro
Coinbase ha deciso di non pagare il riscatto richiesto dagli hacker, pari a 20 milioni di dollari. Invece, l’azienda ha offerto una ricompensa dello stesso importo per chiunque fornisca informazioni utili per identificare gli autori dell’attacco e sta collaborando con le forze dell’ordine per affrontare la situazione. Inoltre, sono previsti investimenti nell’apertura di nuovi centri assistenza negli Stati Uniti e altre misure preventive contro futuri attacchi informatici.
commenti degli esperti del settore
Il noto analista finanziario Bo Pei ha suggerito che questo attacco potrebbe spingere l’intera industria verso controlli più rigorosi sui dipendenti e una maggiore attenzione ai rischi reputazionali associati alla sicurezza informatica. Nick Jones, fondatore della società Zumo specializzata in criptovalute, ha sottolineato come il rapido sviluppo del settore attragga anche malintenzionati sempre più sofisticati.
- Bo Pei – Analista finanziario
- Nick Jones – Fondatore Zumo
- Coinbase – Exchange principale coinvolto
- Bybit – Exchange menzionato per furto precedente
- Chainalysis – Società analitica citata nel report
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