OLED e LCD: differenze fondamentali nella tecnologia dei display
La crescente diffusione di dispositivi come smartphone, tablet e TV con schermi OLED ha suscitato preoccupazioni riguardo alla possibilità che tali tecnologie possano causare affaticamento visivo. Nonostante le voci diffuse, esperti del settore avvertono che questa visione è eccessivamente semplificata. Infatti, sono diversi i fattori che influenzano la salute visiva, tra cui l’illuminazione dello schermo e le abitudini personali di utilizzo.
Caratteristiche tecniche di OLED e LCD
L’OLED (diodo organico a emissione di luce) si distingue dall’LCD (display a cristalli liquidi) per il suo metodo di illuminazione. Mentre gli schermi OLED non necessitano di un modulo retroilluminato grazie alla loro progettazione autoluminescente, gli schermi LCD dipendono da una fonte di retroilluminazione. Questo consente agli OLED di essere più sottili, offrendo contrasto elevato e una gamma cromatica più ampia.
Modalità di regolazione della luminosità
Un aspetto critico riguarda le modalità di regolazione della luminosità degli schermi. La maggior parte degli OLED utilizza un sistema PWM (modulazione a larghezza d’impulso), il quale regola la luminosità tramite rapidi lampeggi dei pixel. Questo può risultare in affaticamento visivo per utenti sensibili quando utilizzati a bassa luminosità. Al contrario, gli LCD generalmente adottano la regolazione DC (corrente continua), rendendo meno percepibile eventuali sfarfallii anche a frequenze elevate.
Impatto sulla salute visiva
Sebbene ci siano opinioni contrastanti sull’effetto degli schermi OLED sugli occhi, studi condotti in ambienti controllati hanno mostrato che non vi è una differenza significativa nell’affaticamento o nelle valutazioni soggettive tra l’uso di PWM e DC dopo un’esposizione prolungata a diverse frequenze. È importante notare che la tecnologia dello schermo è solo uno dei molteplici fattori determinanti per il comfort visivo.
Consigli per l’utilizzo prolungato
Per coloro che utilizzano frequentemente dispositivi elettronici, si raccomanda l’adozione degli schermi con regolazione DC o OLED ad alta frequenza PWM. Per chi necessita di colori vivaci o lavora in ambienti poco illuminati, è consigliabile optare per dispositivi dotati delle stesse caratteristiche. Inoltre, indipendentemente dalla tecnologia scelta, mantenere buone abitudini oculari è fondamentale; seguire il principio del “20-20-20” aiuta a ridurre l’affaticamento oculare:
- Dopo 20 minuti di utilizzo, guardare qualcosa a 20 piedi (circa 6 metri) per almeno 20 secondi.
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