La tecnologia della ricarica wireless è presente da oltre un decennio, ma nonostante i progressi, ci si interroga sull’effettivo vantaggio di utilizzare un caricabatterie senza fili per gli smartphone. La comodità di poter posare il telefono su una base di ricarica, senza dover gestire cavi, è sicuramente allettante. Ci si può chiedere se questa praticità sia realmente superiore rispetto alla ricarica tradizionale via cavo, specialmente considerando la diffusione della ricarica rapida.
1. Non è veramente wireless
Il concetto di ricarica wireless dovrebbe offrire libertà dai cavi; L’acquisto di un caricatore wireless comporta comunque la presenza di un cavo che deve essere collegato a una presa elettrica. Questo contraddice l’idea stessa di eliminare i cavi. Inoltre, utilizzare una base dedicata occupa spazio sulla scrivania e limita la mobilità del dispositivo durante la carica.
Immobile durante la ricarica
- Ricaricatore a pad o stand: richiede uno spazio fisso.
- Impossibilità di muovere il telefono mentre è in carica.
- Difficoltà nella gestione dello spazio sulla scrivania.
2. Efficienza e velocità insufficienti
Sebbene lo standard Qi2 prometta miglioramenti in termini di efficienza grazie all’allineamento magnetico, non riesce ancora a competere con la velocità della ricarica cablata. Con potenze massime che raggiungono solo 15W, i caricabatterie wireless sono lontani dalle opzioni più rapide disponibili sul mercato.
Perdita inevitabile di potenza
- Inefficienza dovuta a spazi d’aria tra bobine e dispositivo.
- Aumento del consumo energetico per ottenere risultati inferiori rispetto alla ricarica via cavo.
- Lentezza nel recupero della carica completa rispetto ai caricabatterie tradizionali.
3. Problemi di surriscaldamento
I caricabatterie wireless tendono a generare più calore rispetto ai loro omologhi cablati. Anche se lo standard Qi2 migliora l’efficienza tramite allineamenti magnetici, il maggior apporto energetico può danneggiare la salute della batteria nel lungo periodo.
Eccessivo calore e durata della batteria compromessa
- Aumento delle temperature durante il processo di carica.
- Deterioramento accelerato della capacità della batteria nel tempo.
- Pochi vantaggi rispetto alla ricarica veloce via cavo in termini termici.
4. Necessità di allineamento perfetto
L’allineamento preciso è fondamentale per ottenere le migliori prestazioni dalla ricarica wireless. Sebbene il sistema magnetico introdotto da Qi2 migliori questo aspetto, non garantisce sempre risultati ottimali.
Con i caricabatterie wired basta inserire il connettore USB-C; non ci sono preoccupazioni riguardo al posizionamento o all’eventuale necessità di togliere cover protettive dal dispositivo per massimizzare l’efficienza.
5. Costi e problemi di compatibilità
I costi dei caricabatterie wireless rimangono elevati rispetto ai modelli cablati e non tutti i dispositivi supportano questa tecnologia.
Sebbene Qi sia ampiamente adottato come standard oggi, ci sono ancora molte limitazioni riguardanti l’adozione generale del Qi2 a causa delle sue caratteristiche specifiche e dei requisiti magnetici.
- Costo medio superiore ai 15 euro per modelli certificati Qi2;
- Mancanza di universalità nei dispositivi compatibili;
- Difficoltà nell’adottare soluzioni proprietarie più veloci come OnePlus AIRVOOC o Xiaomi HyperCharge;
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