La rivolta contro apple: 100.000 sviluppatori chiedono il rimborso

Una recente sentenza di un giudice statunitense ha avuto un impatto significativo su Apple e il suo App Store, rappresentando una potenziale vittoria per gli sviluppatori. Questa decisione mira a liberare i programmatori dalle restrizioni imposte da Apple, consentendo loro maggiore libertà e controllo sui propri guadagni, senza dover versare una parte considerevole ad Apple. L’azienda non ha rispettato la sentenza del giudice riguardo all’App Store, dando origine a una class action contro di essa.

Class action contro Apple

Diverse aziende di sviluppo software hanno avviato questa class action nei confronti di Apple e del suo App Store. Queste realtà sostengono che il rifiuto dell’azienda di conformarsi all’ordine del tribunale ha causato significative perdite economiche. Secondo lo studio legale Hagens Berman, la mancata osservanza della sentenza ha impedito a sviluppatori come Pure Sweat Basketball di vendere abbonamenti direttamente ai propri clienti.

Attualmente, lo studio legale sta cercando di recuperare i ricavi persi per circa 100.000 sviluppatori che sono stati “costretti” a pagare commissioni ad Apple che non sarebbero dovute. In precedenti contenziosi, Hagens Berman aveva ottenuto un risarcimento di 100 milioni di dollari per gli sviluppatori iOS, suggerendo dunque una possibilità di successo anche in questo caso.

Una vittoria per gli sviluppatori

Per comprendere appieno la situazione è importante considerare il contesto: nel 2021 una sentenza aveva imposto ad Apple di consentire agli sviluppatori iOS di indirizzare gli utenti verso sistemi di pagamento alternativi. Prima della decisione, tutti i pagamenti dovevano essere effettuati tramite l’App Store, permettendo così ad Apple di trattenere una percentuale dei guadagni. Questo cambiamento avrebbe permesso agli sviluppatori di reindirizzare gli utenti verso siti web esterni per sottoscrivere abbonamenti senza dover pagare le commissioni ad Apple.

Non sorprende che Apple abbia reagito negativamente alla sentenza poiché ciò comporterebbe una notevole perdita economica per l’azienda. Ad esempio, giochi come Fortnite hanno generato introiti impressionanti nei primi mesi ma hanno dovuto versare il 30% delle proprie entrate a Apple. Si stima che il numero totale degli sviluppatori coinvolti possa influire enormemente sulle finanze complessive dell’azienda.

A seguito della sentenza, Apple ha presentato appello ma rimane incerto se tale azione avrà esito positivo.

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