cambiamenti nelle tariffe sui semiconduttori in cina
Recentemente, la Cina ha introdotto modifiche significative alle tariffe sui prodotti semiconduttori provenienti dagli Stati Uniti. Queste misure, che possono arrivare fino al 125% di dazi, sono state adottate nel contesto di un crescente conflitto commerciale tra le due nazioni. L’obiettivo principale è quello di proteggere le aziende tecnologiche locali e garantire il mantenimento della stabilità nell’industria ad alta tecnologia.
esclusione di alcuni prodotti dalla lista dei dazi
Secondo quanto riportato dai media cinesi, almeno otto categorie di chip statunitensi sono state rimosse dalla lista dei dazi punitivi, portando l’imposta d’importazione a 0%. Questi articoli appartengono principalmente al settore degli integrati (IC) e non includono componenti cruciali come i chip di memoria. Inoltre, la dogana cinese ha comunicato alle imprese locali che sarà possibile richiedere un rimborso per le imposte su questi prodotti importati tra il 10 e il 24 aprile.
impatto sulle aziende statunitensi
Alcune aziende americane del settore medico hanno già ottenuto successi nel mercato cinese per l’importazione di chip senza subire gli effetti delle nuove tariffe. Fonti governative affermano che i prodotti esentati dai dazi sono considerati parti essenziali non facilmente sostituibili nel mercato locale, permettendo così una riduzione della pressione sulle industrie high-tech domestiche e prevenendo potenziali interruzioni nella catena di approvvigionamento.
strategia cinese nei confronti della dipendenza tecnologica
Dall’inizio della guerra commerciale sotto l’amministrazione Trump, la Cina ha cercato attivamente di diminuire la sua dipendenza dai fornitori statunitensi in settori chiave come i semiconduttori e la farmaceutica. L’imposizione massiccia di tariffe potrebbe comportare un rallentamento economico; pertanto, Pechino ha optato per un approccio mirato per alleviare la pressione su specifiche industrie strategiche.
difficoltà nei negoziati con gli stati uniti
Nonostante recenti segnali da parte dell’ex presidente Trump riguardo a possibili colloqui, il governo cinese ha smentito qualsiasi forma di trattativa ufficiale. La mancanza di chiarezza nelle comunicazioni tra le due parti ha reso difficile raggiungere un consenso sulla questione delle tariffe elevate.
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