Riepilogo: Meta ha recentemente introdotto il suo chatbot AI all’interno di WhatsApp in tutta l’Unione Europea, inclusi Regno Unito e Australia. La mancanza della possibilità di rimuovere il pulsante Meta AI sta causando frustrazione tra molti utenti di WhatsApp. Questo problema ha attirato anche l’attenzione dei legislatori europei.
Nell’Unione Europea, molti utenti hanno notato un pulsante a forma di anello multicolore all’interno dell’app WhatsApp. Per chi non fosse a conoscenza, questo pulsante funge da collegamento diretto al chatbot Meta AI, recentemente implementato in tutta l’UE, Regno Unito e Australia. Sebbene il lancio nel 2023 negli Stati Uniti e in Canada non abbia suscitato molte polemiche, ora il piccolo pulsante AI di Meta è diventato un argomento controverso.
il nuovo pulsante Meta AI non rimovibile causa problemi agli utenti di WhatsApp
WhatsApp è una delle principali app di messaggistica per gli utenti nell’UE, ma il nuovo pulsante AI sta creando disagi. Gli utenti si mostrano infastiditi dalla impossibilità di disattivare Meta AI in WhatsApp; questo pulsante rimane visibile nella sezione chat, rendendo ogni conversazione più complicata. Inoltre, Meta ha integrato il pulsante AI anche nella barra di ricerca dell’applicazione con la dicitura: “Chiedi a Meta AI o Cerca.”
I dubbi sulla privacy sono emersi riguardo alla decisione di inserire il pulsante AI all’interno dell’app WhatsApp. In risposta a tali preoccupazioni, Meta ha fornito chiarimenti nella sua pagina di aiuto, specificando che le comunicazioni personali con amici e familiari restano riservate e crittografate end-to-end.
- I messaggi personali rimangono privati.
- Le informazioni condivise con il chatbot possono essere utilizzate per addestrare modelli AI.
- Non inviare informazioni sensibili a Meta.
la funzione ha già catturato l’attenzione dei legislatori europei
Meta ha recentemente presentato il modello Llama 4, che alimenta attualmente il proprio sistema AI. È quindi probabile che la rimozione del pulsante non sia imminente. Il 8 aprile scorso, un membro del Parlamento Europeo ha espresso interrogativi sull’allineamento della presenza del pulsante con le normative UE.
Meta è già coinvolta in un caso antitrust presso l’Unione Europea e sta attendendo una sentenza riguardo alle accuse relative alla violazione del DMA Act. La situazione attuale pone nuovamente l’azienda sotto i riflettori; resta da vedere come si evolverà questa vicenda o se sarà necessario un intervento ulteriore da parte delle autorità europee.
Lascia un commento